PALCOSCENICO

Scala 2023/’24. Aprirà “Don Carlo” (direzione Chailly). Seguirà “Medea” (regia di Michieletto). 9 nuove produzioni
MILANO, lunedì 25 maggio ► (di Carla Maria Casanova) - Presenti il Sindaco Giuseppe Sala, il sovrintendente e direttore artistico Dominique Meyer, il direttore musicale Riccardo Chailly, il direttore segue

Otello al “Maggio”. Sul podio un imperioso Zubin Mehta, in un allestimento alla bell’e meglio. E un pubblico sbracato
FIRENZE, domenica 21 maggio ► (di Carla Maria Casanova) - Mentre è in atto il convegno internazionale Callas “La fiamma possente”, magistralmente condotto da Giancarlo Landini e Giovanni Vitali (3 segue

Tragedia di immigrati italiani a Brooklyn, come un film in bianco e nero. Qualche riserva, ma un gigantesco Popolizio
MILANO, mercoledì 10 maggio ► (di Emanuela Dini) - La commedia ha quasi 70 anni, ispirata ad Arthur Miller da un fatto di cronaca che lo turbò parecchio, “Uno sguardo dal ponte” andò in scena nel segue
Cinema

“Peter von Kant”. Il francese Ozon ancora alle prese con il mito di Fassbinder. In un film sull’amore e le sue ossessioni
(di Patrizia Pedrazzini) - Colonia, 1972. L’affermato ed euforico regista Peter von Kant (Denis Ménochet) si sveglia nel proprio appartamento e incomincia a dare ordini a Karl, assistente tuttofare, segue

David 2023. Quasi tutte le previsioni sono andate storte. Trionfano “Le otto montagne”. A Bellocchio quattro premi
ROMA, giovedì 11 maggio - È “Le otto montagne”, dei registi belgi Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, il miglior film dell’anno per l’Accademia dei David di Donatello. La pellicola segue
Mostre

L’Amazzonia di Salgado. In 200 foto la potente bellezza della Terra, perché non si trasformi in un mondo perduto
MILANO, lunedì 15 maggio ► (di Patrizia Pedrazzini) - “Il mio desiderio, con tutto il cuore, con tutta la mia energia, con tutta la passione che possiedo, è che tra cinquant’anni questa mostra non assomigli alla testimonianza di un mondo perduto”. Missione impossibile? Magari anche no. Ma è un dato di fatto che la sopravvivenza dell’Amazzonia, il tanto decantato “polmone verde” della Terra, fra deforestazione, incendi, cambiamenti climatici e scelte politiche, sia molto vicina a quel punto di segue

Robert Capa, la leggenda. Al Mudec di Milano oltre ottanta scatti del fotoreporter che immortalò la Storia del Novecento
MILANO, venerdì 11 novembre ► (di Patrizia Pedrazzini) - Che cosa c’è ancora da dire, di Robert Capa, che già non sia stato detto, scritto, spiegato, ripetuto, visto, scoperto, immaginato, in decine e decine di mostre a lui dedicate in tutto il mondo? Che è una leggenda? Certo che lo è. Per le sue fotografie, per la sua vita e la sua morte, perché se n’è andato giovane, a nemmeno 41 anni (era il 1954), saltando su una mina in Indocina, perché una guerra non era una guerra se non c’era lui a segue
Libri

De Céspedes: una capacità artigianale non priva di lucidità dialettica. E sostenuta da tirature di più di 200 mila copie
(di Andrea Bisicchia) - Il compito di un ricercatore, spesso, è oggetto di ingratitudine, dovuta a scelte di autori ritenuti superati dal tempo. Non è proprio così, perché, proprio quelle scelte, permettono di inquadrare meglio l’autore o l’autrice, oltre che il tempo in cui si è consumata la loro creazione, evidenziando il rapporto che hanno vissuto con gli artisti a loro contemporanei, permettendo di inquadrare meglio un determinato periodo che, alla fine, può apparire anche più attraente. La segue

Esplorare il passato, per cercare il presente. E teatralizzare anche il mito. Con Gide, Sartre. E soprattutto con Anouilh
(di Andrea Bisicchia) - La fortuna di Jean Anouilh (1910-1987), in Italia, non ha riscosso quell’interesse continuativo che l’autore francese avrebbe meritato. Se ne occuparono, mentre i suoi testi facevano molto discutere in Francia, Luchino Visconti, che mise in scena “Antigone” (1945) ed “Euridice” (1947), Renzo Ricci, “Viaggiatore senza bagaglio” (1947), traduzione di Cesare Vico Ludovici, Vittorio Gassman, traduttore e regista di “Ornifle” (1957), Alessandro Fersen, traduttore e regista di segue